postato il 16 Febbraio 2010 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Perché è importante andare a votare

Envelope, di Tim Morgan

‘Riceviamo  e pubblichiamo’ di Carlo Lazzeroni

Nell’edizione di mercoledì del Corriere Fiorentino è apparsa un’interessante lettera di , già giovane segretario provinciale del partito socialista fiorentino, che deluso dalla politica in Toscana afferma che non andrà a votare proprio perché ama la politica (il suo articolo:  Non andrò a votare perchè amo la politica).

Prendo spunto da questa lettera per alcune considerazioni. Le cose che dice sono assolutamente condivisibili anche se io rimango dell’idea che rinunciare al diritto – dovere del voto sia sempre e comunque sbagliato.

Credo tra l’altro che ci siano le condizioni, anche in Toscana, per provare ad esercitare un voto utile, seppure all’apparenza minoritario.

E’ il voto che gli elettori possono esprimere scegliendo l’Unione di Centro, forza politica di cui faccio parte. Da sempre, seppure con posizioni numeriche limitate, si batte in Toscana all’interno e fuori dalle varie istituzioni, contro quello che Ciuffoletti definisce il “regime” toscano. Lo ha fatto e lo fa, con il rispetto istituzionale di una forza responsabile e moderata, ma con l’energia di chi è sempre stato e continua a stare all’opposizione non tanto perché quelli del Partito Democratico sono ancora comunisti, come qualcuno del PDL continua a urlare, ma perché nelle nostre amate terre si respira un’oppressiva commistione tra cultura, economia e politica. E in questo senso il futuro rischia di essere ancora peggiore vista la linea politica ancora più a sinistra portata avanti dal candidato Rossi che fa accordi con la sinistra radicale e la sinistra giustizialista dell’Italia dei Valori.
Così come l’Unione di Centro è l’unica che in questi anni si è battuta in maniera coerente contro i vari inciuci Pd-Pdl, che hanno portato alle modifiche elettorali per le regionali del 2005 e di quelle di pochi mesi fa. E’ l’unica che ha chiesto e si è battuta per il ripristino delle preferenze, così da dare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Senza di queste, con le primarie che mostrano carenze evidenti, le segreterie dei partiti decidono tutto e la democrazia dei partiti è sempre più a rischio. L’impressione che il Pdl in Toscana non voglia creare le condizioni per l’alternanza appare sempre più evidente e non da oggi. Rafforzare l’Unione di Centro attraverso il voto di marzo potrebbe essere quindi un primo seme per creare uno schieramento più ampio e provare a superare questo bipolarismo malato, e nella nostra regione, profondamente bloccato.
Insomma credo che l’Unione di Centro possa rappresentare, con tutti i propri limiti, l’unica vera alternativa in queste elezioni. Da domani però, se vorrà veramente incidere in Italia e in Toscana, dovrà avere la forza di essere molto più aperta e dialogante con i cittadini che, come Ciuffoletti, non ne possono più di questa situazione e riuscire ad aprire il partito a tutti coloro che, all’interno del Partito Democratico e del Partito della Libertà, soffrono questa situazione. Dovrà insomma riuscire ad andare oltre l’unione di centro costruendo un nuovo partito che unisca su pochi e saldi principi le forze più dinamiche e responsabili del Paese e della Toscana. Se sarà capace di questo potrà veramente rappresentare quell’alternativa per molti cittadini delusi, altrimenti sarà un’altra occasione persa e il finto bipolarismo Pdl-Pd ne uscirà rafforzato.

3 Commenti
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Francesco
Francesco
15 anni fa

La tentazione di non andare più a votare, nasce dalla delusione, dalla mancanza di credibilità della politica, occorre prima di tutto recuperare credibilità. Le parole, in questo, pur utili, lasciano il tempo che trovano, è molto più importante il buon esempio, l’impegno e la coerenza che dimostriamo ogni giorno. Occorre insistere, perchè si può, e si deve cambiare, se lo si vuole davvero. Se prevale la rinuncia, la resa, la si dà vinta a chi è più motivato, e si finisce per dare più valore proprio al voto degli avversari, ed allora no, che non si cambia di sicuro. Oltre alla volontà politica, occorre la forza necessaria, che solo i cittadini, soprattutto con il loro voto, possono conferire ad un partito. Con il nostro impegno e buon esempio, cerchiamo quindi di alimentare la fiducia dei cittadini nell’Udc, perchè i comuni valori cristiani sono alla base della esistenza, della stragrande maggioranza degli italiani. Sforziamoci di far giungere, ad ognuno di essi, il messaggio, che in essi noi crediamo e viviamo, e che solo con il loro contributo, potremmo avere la forza necessaria, per cambiare lo scenario della politica italiana.

Gianluca Enzo
Gianluca Enzo
15 anni fa

in Toscana andare a votare serve

nicolò
nicolò
15 anni fa

Esercitare il proprio diritto di voto è importante. La consultazione è uno degli “strumenti” democratici per dare dei cambiamenti o lanciare segnali alle forze politiche.



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