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Ascolto tutte le mattine andando al lavoro in auto il programma di Giorgio Dell’Arti. Grazie on. Casini per il Suo intervento, dove è riuscito a difendere la Chiesa da una posizione difficile (divorziato) ma senza ritornare sui soliti luoghi comuni della Chiesa arretrata, in declino, arroccata sui propri principi etc. Grazie perchè l’ha difesa da “pubblico peccatore”: ma in questa posizione noi cattolici ci riconosciamo tutti, sposati (io per fortuna lo sono da quasi 30 anni e ho 4 figli) e separati, poveri e benestanti, bianchi e neri, colti e analfabeti. Tutti peccatori, altrimenti Gesù non avrebbe sacrificato la Sua vita per noi. Riconosciamolo: solo da qui si può risalire, convertirsi, chiedere perdono. Tutti i santi giorni, anche quando riteniamo di essere “nel giusto”. E complimenti anche a Giorgio Dell’Arti, che pur confessando il suo ateismo dimostra un profondo rispetto per i cattolici. E’ uno dei pochi che ha avuto il coraggio – in una precedente trasmissione – di schierarsi dalla parte di quelli che difendono il crocifisso nelle scuole. Un caro saluto, Emanuele Antonielli da Torino.
Sono d’accordo presidente, i veri fattori fondamentali della vita sono principalmente l’amore e la famiglia le poltrone vengono dopo ! mi permetta di dirle che per me rapprensenta un uomo saggio ed un modello da seguire per coerenza ed umiltà e forse l’unico uomo politico non egocentrista
che tristezza di prospettiva l’Italia del “No B day”
Pierferdinando Casini ha analizzato, in modo realistico, ciò che è attualmente la Chiesa e ciò che essa, magari, può rappresentare per i cittadini italiani e del mondo.
Un passaggio commovente è quello relativo alle ultime ore di vita di Giovanni Paolo II, quando i giovani si portarono in Piazza San Pietro per pregare e restare di fianco al loro Papa. In egual misura, condivido il pensiero sul pontificato di Benedetto XVI: va apprezzato. Anche se appare un pò differente dal suo precedessore, l’opera del Santo Padre resta nevralgica ed importante.
Insomma, la Chiesa non è assolutamente in crisi e, anzi, riesce, nonostante tutto, a rappresentare ancora un punto di riferimento, malgrado l’evolversi dei tempi… “La Chiesa non deve adeguarsi alla societ; nè oggi, nè mai”!