postato il 13 Ottobre 2012 | in "Politica"

Primarie Pd: ipoteca di Vendola superiore a quella di Renzi

L’ipoteca di Vendola sulle primarie del centrosinistra rischia di essere superiore a quella di Renzi: il sindaco di Firenze mi pare faccia un discorso legittimo di carattere generazionale, mentre il governatore della Puglia fa un discorso politico e lo fa dicendo “sotterriamo l’agenda Monti”: questo francamente mi preoccupa come italiano e come uomo politico.

Pier Ferdinando

4 Commenti
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Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

L’importante è superare Monti, come sostiene Vendola. Non cancellarlo ma superarlo. Superare una politica di DESTRA-DESTRA a vantaggio dei super-ricchi che con la cessione di sovranità all’Europa auspicata da un gelido Napolitano diviene un mix distruttivo.
Spero si vada in fretta via da questa strada che conduce ad una dittatura soft. Perchè una politica di DESTRA-DESTRA con svendita ad un organo superiore è parente stretta della dittatura.

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, presidente

Qualsiasi movimento, qualsiasi partito, qualsiasi coalizione rifiuta le politiche finanziarie promosse dal prof. Monti è da mettere nella spazzatura? Chi non è con me e contro di me? Ma veramente lei non riesce a vedere quello che accade agli Italiani e si aggrappa alle parole di chi sa interpretare lo scontento (a dir poco) e l’insofferenza del popolo. Invece di ascoltare e criticare ciò che dice Vendola o chiunque altro, sappia ascoltare i messaggi dei ministri/esperti che promettono altri sacrifici al popolo inerme!
Abbiamo anche capito il messaggio del PdR: cedere un po’ di sovranità all’Europa vuol dire consegnarci, mani e piedi legati alla finanza internazionale, non solo europea!
Le ricordo che l’UE è stata fatta solo molto parzialmente! Non so cosa avvenga negli altri Paesi dell’UE, ma quello che io ricordo sono le varie disposizioni per la pesca con grande disappunto dei pescatori, delle famose quote latte con grande disappunto degli allevatori, per i prodotti tipici da sottoporre al loro beneplacito, ecc. A questo si aggiunga l’avvento dell’euro che in Italia è stato boicottato dal governo del cav., quando lei ne era parte integrante, in quanto non ha promosso un periodo di transizione in cui funzionassero le vecchie e le nuove monete per dare il tempo al popolo di cominciare a capire il cambio, con risultati nefasti per la nostra economia.
Adesso dovremmo cedere ancora sovranità? Dobbiamo lasciare che l’UE entri nelle nostre case per stabilire quanto pane ci occorre per sopravvivere?
Nutrivo una grande stima per il presidente Napolitano, pur riconoscendo lapalissiani errori (?) (quello di aver concesso al cav. un mese di tempo per ricompattare il partito e comprare parlamentari al soldo dei propri portafogli). Ma ora comincio a condividere l’idea di Di Pietro che punta il dito accusatore ogni qualvolte il presidente sbaglia.
L’unica speranza che resta al popolo italiano, sovrano in casa propria, è che pochi mesi ci separano da un cambiamento che mi auguro radicale.
Una citoyenne

cittadino
cittadino
12 anni fa

Veramente “fa molto più rumore una pianta che cade che un bosco che cresce”. Tutte queste grida di dolore che chiedono l’ intervento di uomini della provvidenza, saggi e preparati, quali Grillo e Di Pietro, sembrano sovrastare la voce chi ripone la sua fiducia nel Presidente della Repubblica Napolitano e nel Presidente del Consiglio Monti, che però per fortuna sono in larga maggioranza. Questo fa ben sperare per le prossime consultazioni elettorali che speriamo ci portino un cambiamento veramente radicale nel senso di poter avere al governo forze politiche europeiste, moderate e stimate nel mondo occidentale, in grado di portarci fuori da questa profondissima crisi.
Ovviamente non possono avere queste caratteristiche movimenti con a capo barzellettieri secessionisti alla Grillo versione Bossi, anacronistici antieuropeisti e propositori di narrazioni utopistiche alla Vendola. Per nostra fortuna ci siamo ritrovati, in mezzo a questa tempesta, un Presidente della Repubblica che ha trovato il coraggio di formare un governo di emergenza che ci ha per ora salvati dal disastro. C’ è solo da sperare che non riusciamo a gettare tutti gli sforzi fatti finora alle ortiche con scelte politiche sbagliate in continuità con quelle fatte in questi ultimi 20 anni. Cittadino.
P.S. (Il personaggio storico delle “grida di dolore” non era il Cavour).

attilio Biancalana
attilio Biancalana
12 anni fa

Le preoccupazioni sono giustificate, le ingiustizie sono evidenti, le rivendicazioni sono legittime,la situazione socio economica è pesante e lo sarà ancora di più. Ma nonostante ciò è un errore grave dare spazio alle proteste ed al qualunquismo per inseguire il particolare. E’ un dato di fatto. Per una minoranza di italiani ci può essere la scorciatoia della autotutela ma per la stragrande maggioranza la medicina sarà amara e cattiva. E dovrà essere bevuta fino in fondo se vogliamo guarire ed evitare il “nostro” fallimento. Ma cosa ha realizzato la protesta in vent’anni di vita repubblicana? Niente ha solo peggiorato le cose e creato nuovi centri di potere e di ambizione personale. Le persone responsabili invece non assolvono le malefatte ma cercano di costruire e di mantenere ciò che di buono è stato fatto fino ad ora. Rinunciare alla persona del prof. Monti, ormai un interlocutore credibile a livello internazionale, è un errore grave; modificare l’agenda Monti ora che ha raggiunto dei risultati significativi, ma fragili, è una sciocchezza; rilanciare il bipolarismo all’italiana Pdl e Pd) che ha fallito è una pazzia; illudere ancora una volta gli italiani strumentalizzando il malaffare ed il disagio è da delinquenti. Il voto è una assunzione di responsabilità. Un elettore, seppure in buona fede, che ha votato le idee e le persone sbagliate non può dissociarsi dagli errori che le stesse hanno commesso. Troppo comodo. Deve avere l’umiltà di riconoscerlo e cambiare per scegliere l’opzione più giusta e più credibile. Io non ho motivo di cambiare il mio voto!!



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