Rassegna stampa, 10 dicembre
Continua il countdown in vista del 14 dicembre: ieri, alla corte di Berlusconi, sono approdati due parlamentari dell’Idv, mentre anche nell’Area di Responsabilità cominciano a emergere i primi confronti interni. Casini, infatti, non ha gradito la trattativa tra Fli e Pdl, definita un “evidente errore”: non per nulla, Fini ha puntato dritto sulla mozione di sfiducia, assicurando la compattezza del gruppo. La decisione dell’Udc sul voto favorevole alla sfiducia è irrevocabile. Interessanti, a questo proposito, i retroscena del Foglio (che ci racconta del grande ascendente esercitato da Pierferdinando Casini sui moderati) e del Fatto (che invece descrive il leader dell’Udc irremovibile davanti alle avances che gli vengono, addirittura da dentro la Chiesa). Perché se è vero, come scrivono sul Manifesto e su L’Unità, che questa è la Democrazia dei Peones e dei compratori, è pur vero che noi non ci presteremo mai a fare le vacche grasse.Il gelo di Casini: la trattativa è stata un errore (Alberto Gentili, Il Messaggero)
Ma la trattativa continua. Gelo tra l’Udc e i futuristi (Paola Di Caro, Corriere della Sera)
Fini, linea dura tra i malumori (Fabio Martini, La Stampa)
Mani libere per Casini: il «no», poi tutto è possibile (Lina Palmerini, Sole24Ore)
L’Idv perde due pezzi. E Di Pietro va dai pm (Francesco Grignetti, La Stampa)
I poliziotti protestano davanti alla villa di Arcore: no ai tagli (Sole24ore)
Terzo Polo alla corte di Casini (Linea)
Naufraga la trattiva Pdl-finiani (La Stampa)
Mogli, amici, figli e compagne. Le assunzioni che agitano Roma (Corriere)
L’allarme delle imprese: competività a rischio (Sole24Ore)
Il Vaticano puntella B. Ma Casini resiste a Ruini (Il Fatto Quotidiano)
Il 7- dellla Bce all’Italia (Il Foglio)
“I radicali voterrano la sfiducia” (La Repubblica)
Democrazia dei peones (Il Manifesto)
Casini si è ripreso il centro della pista e fa ballare Fini al suo ritmo (Il Foglio)