postato il 16 Gennaio 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 16 gennaio ’11

Wojtyla per tutti è già santo (Franca Giansoldati, Il Messaggero)

“Dal sì il rilancio di Mirafiori” (Marina Cassi, La Stampa)

La politica unanime: esito sofferto. «La corda non va tirata troppo» (Corriere della Sera)

Le tracce telefoniche di Ruby ad Arcore e le buste alle ragazze (Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera)

L’invito ai fedelissimi: reagite, resistete si smonterà tutto. Timori per le telefonate (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

”Mi pagano per parlare o tacere, così sono diventata ricca” (Piero Colaprico, La Repubblica)

Casini: Silvio vada dai pm, non possono esserci ombre (Claudio Rizzo, Il Messaggero)

Berlusconi: fango su di me. Ma forse non andrà dai pm (Carlo Bertini, La Stampa)

Il Terzo polo ora sente aria di rivincita: “Se Silvio va ko, ci proporrà Alfano” (Francesco Bei, La Repubblica)

Il Punto – Senza chiarezza il caso Ruby provocherà gravi danni istituzionali (Stefano Folli, La Stampa)

Enrico Letta: «No a Vendola, si sgonfierà. Con Casini già alle Comunali» (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera)

«Sinai, ci sono altri trentadue profughi in mano ai predoni» (Ilaria Sesana, Avvenire)

Prodi – Attenzione, non c’è solo la Tunisia (Romano Prodi, Il Messaggero)



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