Rassegna stampa, 16 giugno 2011
Il Ministro Brunetta nella bufera: dopo gli insulti ai precari, la figuraccia sull’Italia peggiore e quella migliore, il titolare del dicastero della funzione pubblica corre ai ripari e spiega: ce l’avevo solo con alcuni di loro (curioso, però, che i vari video dell’accaduto dicano l’esatto contrario); Pier Ferdinando Casini entra a “gamba tesa” nella polemica e ricorda: “Attilio Piccioni, uno dei più grandi democristiani del dopoguerra e Vice Presidente del Consiglio con De Gasperi, divideva i politici in energumeni e calmi, mostrando preferenza per questi ultimi, più adatti a governare un paese complesso come l’Italia” – e chiede – “in quale di queste due categorie collochereste il Ministro Brunetta?” (su Fb e Twitter i suoi follower non hanno dubbi, voi?). Ma la vera notizia della giornata è un’altra: è stato infatti arrestato Luigi Bisignani, storico nome della “faccenderia all’italiana” e nome chiave nell’inchiesta sulla P4 (per capire che tipo è, leggete il ritratto de Linkiesta): davvero questo può essere l’inizio della fine per la “nostra” Seconda Repubblica?I precari contestano Brunetta: «Insultati» (Fabrizio Caccia, Corriere della Sera)
Brunetta liquida i precari. È bufera (Gianni Santamaria, Avvenire)
Camusso: «Brunetta non ha umorismo» (Unità)
Quella Fiom santoriana (Mario Lavia, Europa)
Ricatti, arrestato Bisignani (Corriere della Sera)
Bisignani, quel ponte tra prima e seconda repubblica (Antonio Vanuzzo, Linkiesta)
L’inizio della corsa dei due outsider (Tommaso Labate, Il Riformista)
Sondaggi, sorpasso del centrosinistra (Mauro Favale, La Repubblica)
E con Pdl e Pd, la Lega salva le Province (Marco Palombi, Liberal)
Province, nessuna soppressione (La Padania)
Dio c’è, Twitter ci fa (Il Foglio)
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