Rassegna stampa, 2 settembre ’11
Continua la nostra rassegna stampa “preparatoria” all’appuntamento di Chianciano Terme. Ieri Pier Ferdinando Casini è intervenuto alla Festa dell’Api al Labro e ha rilanciato i punti chiave della nostra agenda politica, tornando ad accusare il governo di incapacità nel gestire la crisi: chi dovrebbe guidarci in mezzo al mare in tempesta, continua a scherzare invece con il fuoco, mantenendo un atteggiamento irresponsabile e inconcludente: siamo sull’orlo del baratro e noi faremo tutto quanto in nostro potere per evitare di finirci dentro. In che modo? Continuando a perorare le proposte che costituiscono il nerbo della nostra contromanovra e che continuano a raccogliere consensi, anche nella società civile. Proprio al Labro, ieri, Casini ha infatti duettato con l’ex ad di Unicredit, Alessandro Profumo, al quale il nostro leader ha chiesto di impegnarsi direttamente in politica, mettendo al servizio di tutto il Paese le proprie competenze ed abilità – e non certo come “uomo della Provvidenza”, così come potete desumere dagli articoli del Messaggero, di ItaliaOggi e di Europa (che torna anche sul discorso referendum). Berlusconi, però, non fa che aggravare la sua posizione di giorno in giorno: ieri si è infatti scagliato duramente contro l’opposizione, definita “criminale e anti-italiana” (siamo al delirio, ormai), e su tutti i giornali trovate oggi lo “sfogo” (sigh) che il Premier ha affidato al direttore dell’Avanti, Valter Lavitola, su cui pende ora una richiesta di custodia cautelare (Massimo Giannini e Jacopo Jacoboni ci raccontano la sua storia su Repubblica e La Stampa): l’Italia è un Paese di “merda”. Parole oltraggiose che ci indignano e ci spingono a reiterare la nostra richiesta di un passo indietro: perché, come chiede Massimo Franco dalle colonne del Corriere, c’è un disperato bisogno di “credibilità”, che un governo e un premier in queste condizioni, profondamente “oscene” come le definisce Norma Rangeri sul Manifesto, non possono assicurarci.Casini e Bersani all’attacco: “Il Governo non c’è più” (Carlo Fusi, Il Messaggero)
Casini vuole Profumo (ItaliaOggi)
Profumo rivela: mi metto in gioco, la politica mi piace (Paola Pica, Corriere)
Labro non profuma di Mattarellum (Stefano Baldolini, Europa)
Berlusconi attacca l’opposizione: “Anti-italiana e criminale” (Mariolina Iossa, Corriere)
Il governo decida, l’antibiotico sta per finire (Angelo De Mattia)
Credibilità cercasi (Massimo Franco, Corriere)
Vietti: “Senza i minitribunali più risorse e funzionalità” (Giovanni Negri, Sole24Ore)
L’osceno contesto (Norma Rangeri, Il Manifesto)
Le attese dei mercati e del Paese (Oscar Giannino, Il Messaggero)
La vita dietro le sbarre degli evasori (Gian Antonio Stella, Corriere)
La finanza ha ora sete di economia reale (Vittorio Carlini, Sole24Ore)
Il pupillo di Craxi vissuto nell’ombra fino al dossier Fini (Jacopo Jacoboni, La Stampa)
Il metodo del Cavaliere (Massimo Giannini, La Repubblica)
L’ego ipertrofico di De Magistris, l’uomo che si crede un plusvalore (Il Foglio)