Rassegna stampa, 3 settembre ’11
Anche oggi rassegna stampa “preparatoria” per la nostra festa nazionale a Chianciano Terme, in calendario dal prossimo 8 settembre. Oggi troviamo, a firma di Sonia Oranges sul Riformista, un’ottima intervista a tutto campo al nostro Presidente Casini, che ieri è intervenuto alla Summer School a Priverno, organizzata dall’Udc Lazio (sull’Avvenire ne trovate un dettagliato resoconto): dentro vi troverete il giudizio liquidatorio sulla manovra in discussione al Senato, un’operazione «senza interventi strutturali e dai saldi incerti», l’analisi dei guai dell’Europa e della scarsa competitività italiana, l’importanza di riformare il sistema pensionistico prima possibile, la bocciatura dell’utilizzo degli eurobond come scorciatoia per proseguire la politica dell’indebitamento e il rilancio dell’urgenza di fare le privatizzazioni, augurandosi però che «per far cassa non si svenda il Paese». Con in più un invito lanciato a tutte le parti in campo: «serve meno leadership e più politica» per fare «un armistizio, uno sforzo di convergenza per affrontare i necessari sacrifici. Solamente dopo potremo tornare alla democrazia dell’alternanza» (interessante, a questo proposito, anche il commento di Soave su ItaliaOggi). Proprio il discorso delle privatizzazioni ritorna spesso nell’agenda degli interventi di oggi, ripreso anche dall’ex premier spagnolo José Maria Aznar, che ospite del Forum di Cernobbio, ha indicato la via per il rilancio della nostra economia: l’Italia, come la Spagna, non potrà far finta, infatti, di non essere tra i Paesi salvati da un intervento dalla BCE e se vuole riprendersi il posto che le spetta negli equilibri della politica internazionale, dovrà dimostrare di avere la testa sulle spalle e di poter quindi supportare la propria crescita economica (a partire proprio dalle privatizzazioni e dalle liberalizzazioni, leggete anche La Malfa e Savona sul Sole); serve, così come auspica D’Onofrio su Liberal, un nuovo “Progetto Italia”, che sappia finalmente ridisegnare il volto del nostro amato Paese. Che, in primis, deve riguadagnare anche la propria credibilità di fronte all’Europa: credibilità smarrita – così come ci spiegano in modo concorde Franco sul Corriere, Bastasin sul Sole, D’Antoni sull’Unità e Bonanni su Repubblica – a causa dell’inconcludenza e dell’insufficienza cronica dell’attuale governo: la BCE e la Commissione Europea, infatti, sono sempre più scettiche sulle sue reali possibilità di stimolare la crescita, non facendo le riforme strutturali e non riuscendo a trovare i fondi necessari per farlo (ma come si potrà mai arrivare al pareggio di bilancio nel 2013, in questo modo?). E, a ben vedere, se anche Maurizio Belpietro su Libero chiede una nuova manovra, con misure più “coraggiose”, è evidente che qualcosa non va sul serio.Casini: “Spero che per fare cassa non si svenda il Paese” (Sonia Oranges, Il Riformista)
Casini apre: noi saremo responsabili (La Discussione)
Aznar: “L’Italia deve decidersi a privatizzare e liberalizzare” (Federico Fubini, Corriere)
La carta del patrimonio pubblico (Giorgio La Malfa e Paolo Savona, Sole24Ore)
Per cancellare i micro-comuni serve un nuovo “progetto Italia” (Francesco D’Onofrio, Liberal)
Opposizione in rivolta sugli insulti all’Italia (La Repubblica)
Credibilità smarrita di fronte all’Europa (Carlo Bastasin, Sole24Ore)
Senza più credibilità (Massimo D’Antoni, l’Unità)
La credibilità perduta (Andrea Bonanni, La Repubblica)
Lo scetticismo europeo figlio delle ambiguità di misure non chiare (Massimo Franco, Corriere)
Cattolici in politica, i giovani veri risorsa (Gianni Santamaria, Avvenire)
Serve un’altra manovra (Maurizio Belpietro, Libero)
Redditi degli elettori sul web, ma l’Onorevole privacy resta (Marco Palombi, Il Fatto)
Privacy, un curioso valzer tutto italiano (Antonio Polito, Corriere)
Lo scontro è politico non giudiziario (Emanuele Macaluso, Il Riformista)
Il bipolarismo all’italiana è lotta intestina senza fine (Sergio Soave, ItaliaOggi)