Rassegna stampa, 6 gennaio ’11
Nella nostra rassegna di oggi, è imperdibile l’analisi che Il Foglio fa dei progetti centristi: in modo rapido ed efficace, è spiegato perché l’Udc (che, dopo molti travagli interni, rappresenta ormai quei moderati stanchi di Berlusconi) ha due vie davanti per superare l’impasse del bipolarismo/berlusconismo: una legislatura costituente (dopo il voto con il Terzo Polo) o una resa dal Premier. Che, intanto, torna a sparare a zero contro i “comunisti” – stavolta in cachemire – ed è sempre più preoccupato per le sorti della maggioranza: Cicchitto invita a mettersi “alla frusta”, ma La Repubblica ci spiega che la compravendita di deputati non sta dando i frutti sperati. Molto preoccupato appare anche Bossi, che, come sottolinea Sorgi su La Stampa, teme un “federalismo imperfetto” e pertanto si dice pronto ad aprire anche a Casini e a Bersani. Continuano poi le frizioni tra il Ministro Alfano e l’Anm (leggete l’intervista della Bongiorno che auspica un “cambio di passo”) e tra Fiat e Fiom: il 13 e il 14 gennaio si vota per il referendum tra i lavoratori (chi vincerà, secondo voi?)Perché Casini delude il suocero e gli amici pur di non cedere al Cav (Il Foglio)
Rissa sulla compravendita tra boatos e bugie (Alberto D’Argenio, La Repubblica)
Cicchitto: «Giusto metterci alla frusta, troveremo i numeri» (Lorenzo Fuccaro, Corriere della Sera)
Il federalismo imperfetto che spaventa i leghisti (Marcello Sorgi, La Stampa)
D’Esposito – Quanti rumori attorno a Giulio (Fabrizio D’Esposito, Il Riformista)
Apple e Google rivali all’edicola digitale (Luca Dello Iacovo, Sole24Ore)
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