postato il 22 Maggio 2009 | in "Economia, Spunti di riflessione"

Riceviamo e pubblichiamo

Posta elettronica, immagine di Tim MorganCaro Presidente,
altro che finita; la crisi è nel bel mezzo. Sono agente di commercio di componenti per la meccanica industriale e seguo il nordest Italia: le posso assicurare che ora si cominciano a contare le aziende che chiudono. Fino ad ora han tenuto botta: ora non ce la fanno più. Non hanno macchine ed impianti da fare perché le banche non fan credito ai loro clienti che potrebbero investire su nuove automazioni.
La situazione è grave e se non riparte a breve a settembre saranno molte le aziende che non riapriranno.
Serve un’azione decisiva verso le banche…serve dar via a infrastrutture…serve incentivare il consumo con la detrazione a tutte le famiglie di certi beni acquistati (TV, elettrodomestici, mobili, serramentistica nuova…).
E un suggerimento che dovrà portare in Parlamento: la ricostruzione dell’Abruzzo deve essere MADE IN ITALY…tutto ciò che serve deve essere italiano: mattoni, legno, mattonelle, materiale elettrico, macchinari per movimento terra…).

Saluti,
Emanuele, Padova.

(postato il 21 maggio 2009 da Emanuele, Padova come commento al post: Crisi, solo chi vive sulla luna pensa che sia finita)

L’immagine del post è di Tim Morgan

2 Commenti
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pierangelo carbone
15 anni fa

La crisi c’è eccome. Ballarò l’altra sera poneva il tema del credito alle Imprese. E’ assolutamente necessario ricostruire il tessuto sociale del nostro paese proprio ripartendo dai fondamentali. Le imprese, le famiglie, i contratti a termine, le infrastrutture, il welfare. E’ suonata la campanella dell’ultimo giro e sono preoccupato come voi di come se e in quanti ne usciremo.
Il rischio che escano dalla crisi solo in pochi (che forse non ci sono nemmeno entrati) è la condizione peggiore.

Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Concordo pienamente con Emanuele..
Le fabbriche chiudono, e le famiglie rischiano di ritrovarsi senza uno stipendio fisso dalla mattina alla sera. La crisi c’è, la gente la sente sulla propria pelle.. e affermare che è comclusa sembra una battuta, che però non fa ridere. Non si gioca con la pelle degli Italiani..Ora c’è bisogno di azioni concrete, il quoziente familiare in primis.
Tocca a noi difendere queste proposte.. Tocca a noi agire!!
Marta



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