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Presidente questa democrazia plebiscitaria mi fa paura. Continuiamo a lavorare per un’Italia che dia valore alla partecipazione della gente, una Italia che voglia condividere e crescere, un nuovo modo, dal basso, di fare politica.
Ma ve lo immaginate un sistema presidenziale con al vertice Berlusconi ? Facciamo di tutto perchè non succeda. A parte questo mi pare che – al momento – ci siano altri temi da affrontare. Purtroppo mi permetto di aggiungere. Si perchè quello che sta succedendo in seno alla maggioranza è grave a mio avviso. Non si tratta di un’influenza, ma di una malattia più seria che rischia di bloccare i lavori parlamentari. Il PDL rischia di avvitarsi sulla sua crisi omettendo il compito assegnatogli dagli elettori. Quanto al sistema di governo non sono un fanatico del presidenzialismo. Credo invece nel nostro sistema parlamentare che tuttavia va rivisto. Occorre intervenire sulla Costituzione (sacra ma superata in certe sue parti) in più direzioni: a) riduzione del numero dei parlamentari b) superamento del bicameralismo perfetto c) profonda innovazione dei sistemi e delle procedure di legiferazione oggi inadeguate per una società che richiede una produzione normativa continua. Troppo complicato oggi fare una legge ordinaria. Questo costringe al ricorso incontrollato della decretazione d’urgenza. Mi auguro che si discuta di questo.
Possiamo fare a meno del presidenzialismo ,basta sburocratizzare l’apparato istituzionale,ovvero tutte le promesse che Berlusconi aveva fatto prima del voto e che ancora non si è visto nulla.
Non ci interessa il presidenzialismo,
piuttosto chiediamo conto a Berlusconi della mancata attuazione del programma liberale in cui l’Italia aveva creduto, e che si è perso per strada. Mentre la Lega pretende di controllare le banche, l’economia, l’agricoltura e la Rai.
Ebbene facciamoglielo capire agli italiani che che quel programma non sarà più attuato.
Non nascondiamo la testa sotto la sabbia, già adesso il parlamento è stato svuotato delle sue funzioni, già adesso gli elettori non possono dare le preferenze a chi più merita ma vengono messi in lista ed eletti parlamentari che non risponderanno mai al popolo ma al sovrano, già adesso c’è qualcuno che si pone al disopra delle leggi di Dio e dello stato, la democrazia in Italia ora più che mai è veramente a rischio.
Bisogna partecipare obbligatoriamente alle riforme! Con occhi aperti e mente serena, dare il proprio contributo, proporre, condividere, scartare le varie richieste di Riforme che verranno portate in Parlamento. Sul Presidenzialismo, scusate ma vien da ridere..ma quanti problemi abbiamo da risolvere ci dobbiamo occupare di temi che per ora non hanno nessuna importanza??? La crisi economica, il mancato rilancio del paese, i cittadini e comuni sempre più indebitati, i disabili..nessuno pensa a loro, nessuno sa che ci sono case di cura costosissime?? 1.500 euro..se ti va bene..ecco i temi d’affrontare, ridare lustro alla scuola, ripensare alle lauree triennali, che sono solo un flop, almeno prima davano posto di lavoro nei call center..ma ora neanche la..Pensiamo a ciò che ci sta attorno…sicurezza stradale e civile..non le ronde, ma più collaborazione alle forze armate, che non hanno soldi per il carburante, ne per le divise…Buon lavoro Onorevoli e Senatori.
Non nascondiamoci dietro il dito,
la verità è solo una:
Berlusconi vuole fare il Presidente della Repubblica,
ma non vuole lasciare la presidenza del Consiglio,
quindi vorrà una riforma tale che da Presidente della Repubblica gli consenta di governare, tutto qui.
siamo alla canna del gas. questo governo del fare annunci ci sta portando alla deriva (sembra se ne sia accorto “troppo tardi” anche fini ) e non avendo nemmeno nessun altra parte politica sostanziale da proporre non vedo come ne usciremo fuori. per voi politici non cambia molto ma per noi comuni cittadini mi viene soltanto da dire “che il cielo ci aiuti” anche se quelli che dicono di rappresentare il cielo mi pare di capire stanno da tutt’altra parte dei cittadini.
Un partito che gode di crescenti consensi popolari come l’UDC ha il diritto ed il dovere di dire a voce alta cosa pensa in tema di riforme istituzionali. Il ragionamento di Casini di rafforzare il ruolo del Parlamento è condivisibile, ma è altresì necessario rinforzare il ruolo del Capo del Governo, come nelle democrazie più avanzate, cosa che del resto già avviene per i Presidenti di Provincie e Regioni e Sindaci e di cui ormai nessuno si lamenta e che hanno migliorato l’efficienza di queste Istituzioni. Le Istituzioni rimangono, mentre anche i Leader più prestigiosi, con il tempo, tramontano e quindi coraggio nel partecipare al dialogo parlamentare sulle riforme.
Partecipare ad un dialogo sulle riforme mi sembra una cosa dovuta anche per i partiti d’opposizione, in specie se si tratta di un’opposizione sui contenuti e non aprioristica, come quella che l’Udc pratica da tempo. Diceva bene Carlo nell’intervento precedente che è necessario rafforzare il potere del premier, ma io sono convinto che bisognerebbe essere maggiormente aperti a un sistema semi-presidenziale che rafforzi e non diminuisca il peso e l’efficienza del Parlamento. Un sistema parlamentare in cui il Parlamento non ha voce in capitolo ed è costoso e inefficiente, è perfettamente inutile. Mentre in un sistema presidenziale il Parlamento assumerebbe un ruolo fondamentale di controllo e bilanciamento del potere esecutivo e presidenziale. Urge inoltre la cessazione definitiva del bicameralismo perfetto e la costituzione di un senato federale sul modello del bundesrat tedesco, accompagnato da un federalismo fiscale, che ponendo al centro il contribuente, ripartisca equamente e in modo solidale su tutto il territorio nazionale le spese e le risorse disponibili. Ps. Serve un nuovo grande partito dei moderati, alternativo a ogni tipo di sinistra, che realizzi ciò che non sta riuscendo e non riuscirà a un Pdl succube del suo padrone e della Lega.
Sto’ seguendo la Direzione Nazionale del PDL e sinceramente non so’ come andra’ a finire.Dico comunque che indipendentemente all’esito
della Direzione,sia giunto il momento di rimboccarci le maniche e dar vita al Partito di centro o della N azione,come si vuol chiamare.E’ chiaro che in questa situzione le riforme avranno un ulteriore stop.Dico poi che nella mente megalomane del Cavaliere ci sia la volonta’ di riunire le due cariche di Presidente della Repubblica e di Premier.Sarebbe un SUICIDIO e quindi mollta attenzione a non “scivolare su eventuali BUCCE DI BANANA”.LA cosa e’ molto seria e non puo’ essere valutata solo in termini di evntuali prestigi del singolo o del Partito.Non dobbiamo inoltre stringere pericolosi accordi con Bersani e compagni,perche’ qui esistono pericoli di natura polituca non risolvibili ideologicamente.
Berlusconi e la Lega hanno fatto danni culturali ingenti in Italia. Se non vogliamo che facciano anche danni economici irreparabili con il federalismo a trazione nordista bisogna “dialogare” molto con Fini. Se non nasce un partito centrista forte quando finiranno i fuochi d’artificio ci ritroviamo un governo dipietrista e comunista.
Vedo che a molti non è ancora chiara una cosa . Parlare male del premier significa dargli la linfa necessaria per aumentere consensi. La sua strategia politica è quella di riscaldare gli animi degli oppositori e portarli all’esasperazione in modo da poter passare come vittima agli occhi del popolo. Personalmente non mi preoccupo del premier ma bensì del popolo. Oggi vedo gli appartenenti alla pdl, essere ad immagine e somiglianza ed inoltre li vedo totalmente infatuati,questo rientrava tra gli obiettivi da raggiungere a mezzo acquisizione dei mass media consentendo cosi il controllo delle menti, altro obiettivo è quello di portare la magistratura sotto il controllo del potere esecutivo, altro obiettivo è quello di far sparire i partiti compresi quelli di destra facendo si che il popolo sia indirizzato con il proprio cervello verso un’unica persona…. cioè lui. Sarà sbagliato il mio modo di pensare?? non credo ….,sembra quasi si stià sviluppando un progetto sventato negli anni 80 e letto in parlamento l’anno successivo dall’onorevole Tina Anselmi. Sono solo similitudini?? vedremo, il tempo sarà testimone. Ah….. dimenticavo, anche le riforme della costituzione erano contemplate in quel progetto.
@Fedele
gli eventi parlano chiaro,
la SPEKTRE non sarebbe riuscita a fare di meglio!
@francesco cos’è la SPEKTRE ??? scusami se chiedo, ma sai sono ignorante in materia. saluti
@Fedele scusa tu,
evidentemente il collegamento non è immediato,
è l’organizzazione diabolica, contro cui si trova quasi sempre a combattere l’agente 007, solo che nella finzione perde sempre nel nostro caso, invece no.
Credevo fosse più conosciuta della P2.
Per un dibattito serio sulle riforme è necessario che la Lega debba inanzitutto rivedere il suo Statuto dove all’art. 1 si legge: ” Il movimento politico denominato Lega Nord per l’indipendenza della Padania ha per finalità il conseguimento dell’idipendenza dela Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica federale indipendente e sovrana” !!!!
Con chi dovremmmo fare le riforme con un partito che è nato per “spaccare” l’Italia?
Presidente ho seguito molti dibattiti televisivi in cui si rimprovera alla Lega di guardare solo gli interessi del proprio territorio ma non ho nai visto nessun politico o giornalista discutere sul significato del predetto articolo. Speriamo che qualcuno raccolga questo suggerimento e smascheri finalmente la mission di Bossi & Co.
In tanto squallore dominato da ricatti, da contrapposizioni futili e da personalismi presuntuosi e meschini brilla per limpidezza, bontà e semplicità la proposta dell’Udc. Una proposta di pacificazione nazionale e di rappresentanza nazionale. Nel nostro modello di riforma, che fa riferimento alla Germania di Angela Merkel, tutte le storie, le tradizioni possono partecipare e portare il proprio autonomo contributo alla definizione del bene comune. Ad una condizione: che sappiano fare i conti con la propria storia, che si dimostrino al passo dei tempi e siano in grado di avere una adeguata rappresentanza popolare. Nessuno in questo modo sarebbe costretto ad intrupparsi e piegarsi al ricatto del voto utile.
Caro Presidente, concordo con Lei che un presidenzialismo senza regole rischia di diventare un plebiscitarismo populista. Tuttavia, da democratici, dobbiamo essere contrari al presidenzialismo “tout court”, anche con regole che bilancino i rapporti col Parlamento. Esso, infatti, esalta il concetto di “uomo forte”, con troppi poteri rispetto ai Ministri, il che è restrittivo della democrazia ed incoraggia il leaderismo demagogico: se un Ministro non è d’accordo col Presidente, viene facilmente esautorato, e aumenta il rischio che il Presidente prenda decisioni sbagliate o inique.
In più, una motivazione estremamente pratica: l'”uomo forte” è vulnerabile come tutti gli altri uomini, può all’improvviso decadere per uno scandalo o morire per un attentato (come è successo più volte negli USA) o un incidente (come è successo recentemente in Polonia, ma anche qualche anno fa in Pakistan), lasciando un vuoto di potere troppo grande nel Paese che governava.
Il presidenzialismo ha il vantaggio di accelerare i processi decisionali, ma lo stesso risultato, però con più democrazia e ponderatezza, si può ottenere con un sistema monocamerale e con procedure di legiferazione più snelle.
A suggerire il definitivo “no” al presidenzialismo si aggiunge l’involuzione democratica della politica italiana, in cui ieri il PDS, oggi il PdL, hanno suggerito sistemi presidenziali e maggioritari per raggiungere il completo dominio del potere appofittando della debolezza degli avversari.
Infine, non ci dovrebbe essere intervento da parte dell’UDC sul tema delle riforme istituzionali senza rimarcare la necessità di reintrodurre le preferenze, punto su cui l’UDC deve essere irremovibile.
Insomma, non basta una dichiarazione “neutra” come “se il dibattito è serio, parteciperemo”, l’UDC deve avere il coraggio di indicare quali riforme propone e a quali è contraria. Anche perché nella mia cerchia di conoscenze molti potenziali elettori dell’UDC non la votano proprio perché non ne ritengono abbastanza propositiva, netta, decisa la linea politica.
E’ arrivato il tempo
di costruire
una nuova formazione politica
per il futuro dell’Italia
… bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo ….
NO al presidenzialismo, SI ad una riforma delle Camere…monocamerale magari.
Mi fa piacere che sia tornato a parlare Presidente!Mi creda, sul territorio il suo silezione è assordante, chi come me vive la realtà di una cittadina di 35.000 abitanti in Lombardia ha bisogno di sentire la sua voce. Da 3 settimane manca dagli schermi, forse che non si sappia ancora cosa fare?
Mi associo alle considerazioni di Andrea85.
Per quanto riguarda invece la situazione nella regione Lazio mi piacerebbe leggere gli accordi sottoscritti con la Polverini per capire cosa effettivamente era stato concordato e sottoscritto con la neo Governatrice.
Buongiorno.
Ha ragione Andrea85: il suo silenzio è assolutamente assordante. Io non condivido parecchie delle sue idee, da quelle sui problemi etici a quelle sul garantismo; ma credo nel pluralismo del pensiero politico. La sua idea sugli ultimi accadimenti non è emersa, perchè? Poichè sono fondamentalmente scettica, mi chiedo: il Pres. Casini è in attesa di una “chiamata alle armi” da parte del cav.? è in attesa di contatti con Rutelli e co.? è in paziente attesa di vedere completamente messo fuori gioco l’amico Fini? sta pazientemente aspettasndo in riva al fiume il passaggio del cadavere del suo nemico? Mentre il cav. ha interdetto ai suoi le apparizioni in trasmissioni scomode, perchè lei non si fa avanti per farci conoscere il casinipensiero?
Ma quali riforme ci possiamo aspettare da questi individui?
Vorranno solo costituzionalizzare il “berlusconismo”,
poter usare la giustizia verso gli avversari, rendendo illegale indagare su di loro, sfascio completo di quel che ancora non sono riusciti a distruggere, compreso l’unità nazionale, ecc.
Comunque è giusto aspettare che le formulino, prima di criticare,
……… ma prepariamoci a sentire le proposte più allucinanti!
E’ vero Presidente occorre gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Occorre avere CORAGGIO….il coraggio di percorrere nuove vie…. non si preoccupi Presidente se per strada si perderanno “nomenclature” di partito ognuno di loro potrà essere rimpiazzato da 10-100 persone “comuni” che vivono la loro vita tra la gente, nelle difficoltà, nella precarietà, ecc. ecc. Questi non si impegneranno per mantenere il proprio posto “al sole” ma si adopereranno affinchè venga presevata e difesa LA DIGNITA’ DELLA PERSONA!
Andiamo avanti Presidente con CORAGGIO con SPERANZA con BUONA VOLONTA’ affinchè un PARTITO NUOVO possa nascere e dare speranza ed obiettivi ai tanti disaffezionati della politica.
un saluto a tutti.
Giampaolo Lomello Pv