Schizofrenie berlusconiane
E’ successo tutto in tre giorni.
La settimana è iniziata con un Berlusconi conciliante che dalle pagine del Corriere della Sera tendeva la mano al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, per intraprendere un percorso di riforme condivise. Bersani, che vede nella proposta del Premier solo un modo di tirarsi fuori dall’angolo, rimanda al mittente l’offerta berlusconiana scatenando però le ire del grande Capo che, bollato il leader del Pd come “insolente”, raduna una specie di consiglio di guerra per scatenare una strafexpedition contro le opposizioni e le toghe rosse la cui organizzazione viene demandata a Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla.
A Palazzo Grazioli i falchi hanno fatto il nido ed è servita tutta la bravura di Giuliano Ferrara per riportare Berlusconi a più miti consigli. La “moral suasion” di Ferrara ha la meglio sulle strategie aggressive delle amazzoni pidielline e il Cavaliere sembra tornare ragionevole e dialogante soprattutto quando nella mattinata di mercoledì arriva il richiamo del Presidente della Repubblica per placare le sterili contrapposizioni. Una nota di Palazzo Chigi attesta il Premier sulla linea del Capo dello Stato, ma è sufficiente qualche ora per trovarsi Silvio Berlusconi al Tg1 sparare a zero sulle “vecchie forze che vogliono tassare gli italiani”.
Forse Giuliano Ferrara non l’ha ancora avvertito che il Capo del Governo è lui. Come ha notato giustamente il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa lo statista Berlusconi è durato appena cinque ore. Cosa ci riserverà il fine settimana? Quale Berlusconi avremo davanti: lo statista o il capo popolo, il riformatore o il lider maximo?
“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi
Io credo che molti di noi si sono accorti della schizofrenia di Berlusconi, con molti anni di ritardo.
E’ dal 1994 che assistiamo alle sue uscite da perfetto “CABARETTISTA”
E LE SUE USCITE SCHIZOFRENICHE SONO STUDIATE A TAVOLINO, per confodere le idee prima ai suoi più stretti alleati poi per mettere scompiglio fra i suoi avversari.
Questa sua tecnica gli ha permesso di stare sull’altare fino ad oggi e gli permetterà di governare chisa? per quanti anni ancora.
Tutto questo non per merito suo ma per l’incapacità delle opposizioni di presentare un progetto serio ed alternativo.
Ricordatevi che non bastano gli annunci e le assemble e il voler imitare a tutti i costi:” Berlusconi e il Berlusconismo”.
Caro Giuseppe,
se le uscite schizofreniche di Berlusconi sono studiate a tavolino, la cosa, a mio modo di vedere, è ancora più grave. Un Presidente del Consiglio ha il dovere di parlare chiaro e di non giocare con le sorti del Paese. Quanto all’opposizione concordo con te sul fatto che Berlusconi va battuto sul campo dell’alternativa programmatica.
Cordialmente.