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Sì, in FRETTISSIMA speriamo! La gente è davvero esasperata ormai….ci si sente “strozzati” e sfiduciati. Occorre veramente un SEGNALE FORTE: a quando???
Onorevole, come scritto più volte in tempi di crisi come quelli attuali, la strada maestra imporrebbe una patrimoniale (non leggera e non flat, ma che si ripeta per alcuni anni).
Ma in questa fase, con il governo che scricchiola e che rischia di cadere subito per i berluscones, sono consapevole che è piuttosto complesso che si imbocchi la strada maestra.
i cittadini italiani riserbano molte aspettative verso il Governo Monti. Il 97% degli italiani chiede riduzioni dei costi della politica, per cui…da quello nn si scampa. Va fatto. Son consapevoli, gli italiani, che si dovranno fare sacrifici, a patto di mantnere equità sociale. Un aumento delle aliquote ridotte porterebbe ad un macello per i risparmi degli italiani…
Postato da Carlo Alessandri il 15 novembre 2011 Ricordatevi ed abbiate misericordia per gli ultracinqunatenni in mobilità che a fatica arriveranno al 40° anno di contributi e a 60 anni , dopo averne lavorato quasi 38 a contributi pieni. Se gli togliete la pensione o gliela rimandate a 67 con che cosa mangeranno per 6/7 anni ?? Chi ha già lavorato 40 anni a 60 anni ( quoziente 100 ) deve poter contare su di una pensione almeno pari al quoziente finanziario di accontonamento che ha versato con i contributi per 40 anni. Noi non troveremo altro lavoro a 60 anni e non abbiamo figli che lavorano o genitori che ci mantengano. Non costringeteci all’indigenza per 7 anni !!! Per favore o per carità cristiana!!
Postato da Carlo Alessandri il 15 novembre 2011 Ricordatevi ed abbiate misericordia per gli ultracinqunatenni in mobilità che a fatica arriveranno al 40° anno di contributi e a 60 anni , dopo averne lavorato quasi 38 a contributi pieni. Se gli togliete la pensione o gliela rimandate a 67 con che cosa mangeranno per 6/7 anni ?? Chi ha già lavorato 40 anni a 60 anni ( quoziente 100 ) deve poter contare su di una pensione almeno pari al quoziente finanziario di accontonamento che ha versato con i contributi per 40 anni. Noi non troveremo altro lavoro a 60 anni e non abbiamo figli che lavorano o genitori che ci mantengano. Non costringeteci all’indigenza per 7 anni !!! Per favore o per carità cristiana!!
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Aggiungo a proposito di sobrietà vera o presunta, che la sig. Monti che fa una vita così morigerata, appare in foto con borsette “firmate” del valore di 30.000 E. !!! Alla faccià della sobrietà. E’ vero che essendo moglie di un illuminato bocconiano abbia diritto ad ogni cosa (mica è la moglie di un impiegato o di un artigiano a cui ovviamente non l’avrebbe mai data) …. ma alla nostra credulità c’è un limite !!!!!!!!!!
Se proprio necessaria, una patrimoniale dovrebbe essere, non lineare ma progressiva. Prendere a chi ha di più, ed essere destinata solo e soltanto alla riduzione del debito. Resto del parere che il bilancio dello stato sia un colabrodo (volutamente) e che basterebbe chiudere le uscite inutili e dannose per assestare i conti. Altrimenti, non c’è patrimoniale che basti, per un pozzo senza fondo.
escludendo le famiglie al di sotto della soglia di povertà,ognuno dovrebbe contribuire al risanamento dello stato adottando un sistema progressivo di imposizione.
leggo e riporto, a proposito di chi sostiene che le pansioni di anzinità sono uan anomalia tutta italiana :
Che fine ha fatto la riforma delle pensioni di Sarkozy? Pur essendo riuscito ad avere la meglio sui milioni di lavoratori che sono scesi in piazza per chiedere la cancellazione della proposta di legge intenzionata ad aumentare di due anni l’età pensionabile dei francesi, il leader sembra poter (e voler) fare ben poco contro l’abitudine dei datori di lavoro d’oltralpe di liberarsi “appena possibile” dei cinquantenni. A confermare questa pratica bastano i risultati di un sondaggio del 2007 secondo il quale, in Francia, il 35% dei datori di lavoro considera “vecchi” gli impiegati dai 55 anni in su, ma ben il 50% estende la categoria ai francesi di età compresa tra i 45 e i 55 anni.
Sulla carta, nessuno si oppone alla logica della nuova normativa. L’ente francese che si occupa della distribuzione delle pensioni è in forte deficit, quindi portare l’età pensionabile da 60 a 62 anni e quella in cui si ha diritto a una pensione completa da 65 a 67 è fondamentale per evitare la bancarotta. Ma il vero problema è che la manovra si adatta molto male alle abitudini lavorative dei francesi.
Solo il 40% della popolazione tra i 55 e i 64 anni risulta attualmente attiva. Si tratta di una delle percentuali più basse all’interno del mondo sviluppato, se confrontare con la media dell’OECD, 54%, dei paesi del G7, 57%, e dell’Europa, 46%, per non parlare di Inghilterra e Stati Uniti, dove questo indicatore supera, anche se di poco, il 60%.
La convinzione dei francesi è che dopo i 45 anni diventi sempre più difficile adattarsi alle nuove tecnologie e alle nuove politiche aziendali, quindi meglio fare spazio ai giovani: pur senza esperienza, dimostrano di essere di gran lunga più reattivi e flessibili. Tuttavia, è opportuno precisare che questa consuetudine si è consolidata anche grazie a vecchie politiche che hanno a lungo sostenuto il pensionamento anticipato proprio per favorire le assunzioni delle nuove leve. Un approccio, questo, che è stato immediatamente messo da parte non appena ci si è resi conto che il tasso di disoccupazione dei cinquantenni era esploso (70%) mentre quello dei giovani faticava a scendere sotto il 25%.
Oggi un lavoratore in Francia va in pensione a una media di 59,4 anni, tre in meno rispetto al limite stabilito da Sarkozy. Ecco perché, se il governo non farà qualcosa per far cambiare anche le abitudini dei datori di lavoro d’oltralpe, questa legge creerà solo nuovi problemi.
claudia astarita
Giovedì 10 Marzo 2011
Onorevole Casini la patrimoniale non serve a nulla. Mette solo una toppa ad una falla ma non evita l’affondamento della barca, ritarda solo il destino predefinito per un po.
Non servono patrimoniali, una tantum o nuove tasse. Serve solo spendere di meno e spendere meglio.
La spesa fuori controllo dello stato è il problema e si deve risolvere questo problema. La patrimoniale farà solo scappare all’estero i capitali se mai ne sono rimasti in Italia e colpirà non i ricchi che hanno i conti in svizzera e lussemburgo ma le persone che hanno già pagato le tasse quindi note al fisco.
Da alcuni mesi seguo questo sito, Ho letto di tutto e di più ed anche imbarazzanti risposte dei cosiddetti opinionisti. Ora dico anche le mie di proposte, che conto di invare anche agli esponenti della politica, come mio contributo di essere pesante. Spero di leggere i vostri pareri. Vi garantisco, sin d’ora che QUI non interverrò più …..
LETTERA APERTA AI POLITICI DI SINISTRA, DI DESTRA E DI CENTRO
Ho sentito molte interviste di autorevoli esponenti del mondo politico ed economico, sulla possibile riforma delle pensioni. Tutti o quasi definiscono “equo” abolire la anzianità ed aumentare l’età per la vecchiaia. Io trovo tutto ciò vergognoso, soprattutto nei confronti di chi ha iniziato a lavorare in giovane età.
Tralascio il fatto che le aziende espellono gli ultracinquantenni e che lo scriteriato aumento dell’età minima avrebbe maggiori costi rispetto ai benefici. Finirebbe di nuovo per colpire i più deboli, i lavoratori autonomi, gli artigiani, i commercianti, i dipendenti delle micro aziende, non coperti da mobilità e cassa integrazione. Ammalarsi è sempre possibile, ma dopo i 55/60 anni è molto più facile.
Faccio un semplice esempio di ciò che accade applicando quanto chiede il neo ministro welfare.
Un lavoratore precoce (operaio/impiegato/autonomo) nato nel 1956 che ha iniziato a lavorare a 15 anni, ha maturato i 40 anni nel 2011. Quindi (finestra a parte) ha diritto alla pensione di anzianità.
(1956 + 15 = 1961 + 40 = 2011): E’ a posto.
Un lavoratore nato nel 1957 che ha iniziato anche lui a lavorare a 15 anni, matura i 40 anni nel 2012 + finestra. Quindi niente più anzianità. Potrà avere l’uscita dal lavoro solo dai 63 anni. Quindi nel 2020, quando gli anni di lavoro saranno perciò ben 47.
(1957 + 15 = 1961 + 40 = 2012 – no pensione) 63 anni di età nel 2020 con 47 anni di lavoro sulle spalle.Ala faccia dei baby pensionati, cassa integrati, falsi invalidi, etc… e della equità tra persone.
Ora qualcuno mi spieghi dove la vede l’equità di una cosa tanto sproporzionata, solo per essere nati un anno dopo.
Inoltre si va a colpire nuovamente chi ha già subito sulla propria pelle almeno 3 riforme, comprese le famigerate e vergognose finestre Tremonti, di cui nessuno ha parlato.
La mia proposta è molto semplice :
Passaggio al contributivo pro-rata per tutti dal 2012.
Innalzare l’età per la vecchiaia gradualmente sino ai 67 anni.
Eliminare totalmente l’attuale sistema delle quote che consente la anzianità a chi ha 35 anni di lavoro e 62 di età, 63 dal 2012.
Lasciare una unica uscita con 40 anni di contributi + finestra per salvaguardare i precoci tutti ( non solo gli operai). Semmai andrebbero meglio tutelati gli autonomi che non hanno indennità di malattia, ne ferie ne tredicesima, ne liquidazione, ne garanzia di lavoro, etc..
Poi di tutte la manovre “lacrime e sangue” per tutti, la prima dovrebbe essere il recupero delle tasse sulle somme depositate nei paradisi fiscali, illegalmente esportate e frutto di elusione, evasione, delinquenza, truffe, etc… Esattamente come fa la ricca Germania da tempo, con un accordo con il governo Svizzero. Sento dire che gli italiano (ladri) avrebbero oltre 400 miliardi di depositi all’estero. Quindi anche solo tassare al 20% sarebbero 80 miliardi di entrate, molto più dell’aumento dell’Iva, dell’ICI, delle pensioni, etc., messi insieme !! perché NON SI FA DOMANI MATTINA ??????????? Forse perché a comandare ci sono quelli che hanno i soldi all’estero o gli emissari Goldam sacks ???
Secondo punto la evasione fiscale e contributi ed il lavoro nero. Si può fare in fretta ed in modo semplice. Tracciabilità dei pagamenti, compresi i versamenti per contanti presso le banche. Secondo e più importante, consentire il recupero dell’IVA pagata sui servizi, etc.. a tutti, mettendo così in conflitto gli interessi di chi vuole evadere e di chi invece ha l’interesse che le tasse le paghino tutti e sparisca gran parte del lavoro in nero, bloccando i versamenti per contanti. Ci sarà inevitabilmente un aumento di molti costi, ma sicuramente è una cosa equa ed un rischio da correre.
Terzo, l’ICI o IMU, il nome ha poca importanza. Va reintrodotta per i Comuni, perchè in Italia le tasse sulla casa sono poche rispetto ad altri in Europa. Andrebbe ridotta al 50 % per la prima casa ed esentate le famiglie cha hanno un mutuo in corso per la prima casa. Non ho mai sentito dire da nessuno una cosa così equa e di buon senso.
Tute queste misure, darebbero ingenti risorse sottratte però ai consumi, solo se sono indispensabile vanno gradualmente adottate.
Ma senza una Europa economica comune, che emetta bot e btp garantiti dalla comunità a tassi uguali per tutti (lo spread), nulla e nessuno ci salverà dal default e ci seguiranno a breve la Grecia, la Francia, la Spagna, etc..etc… Non pensa convenga neppure alla ricca Germania facci cadere in una depressione così grave ed irreversibile.
Non si possono pagare 80 miliardi di interessi su titoli di stato al 6/7% che vanifica totalmente qualunque manovra presente e futura.!!
Quindi il nostro governo, che si spera, più credibile del precedente, deve agire in questo senso. E’ la priorità, è impossibile che gli altri governi non si rendono conto che o ci si salva tutti, immettendo danaro (molto) o si affonda davvero tutti, perché le regole della attuale comunità europea sono sbagliate all’origine .
Mi spiace che da nessun politico si sentano mai dire cose di così buon senso. Cose che invece dicono le persone che lavorano, nei bar, nei circoli, la gente comune al mercatino rionale, axche senza avere la laurea della Bocconi..
Ultima cosa, gli stipendi dei parlamentari, per equità, vanno calcolati in base alla media dei colleghi europei, e poi dimezzamento del numero dalla prossima legislatura, regioni e province comprese.
Poca cosa per le casse dello Stato, ma un gesto che la gente apprezzerebbe molto..
Cordiali saluti
Guido B.
P.S. :Il presidente ripete speso che gli emigrati sono una risorsa.. Sarà così, ma allora perché quando erano pochi il debito pubblico era basso e si andava avanti ed ora, invece, siamo finiti nel baratro più profondo ??
Per Anna Giunchi ? dici che fai libera professione ? anch’io ! tu le passe le tasse?? Io si e non penso ai lingotti d’oro ….
Si ma una patrimoniale giusta e non sempre per i più poveri.
sì a una patrimonale variabile, che incida dunque sul patrimonio tassato, secondo un modello francese. Ma, parallelamente, una lotta all’evasione, sennò nn se ne esce proprio fuori…
Altro che patrimoniale per dare i soldi agli amici degli amici…
Tassatevi voi per primi. Non siete più credibili.
State attenti perchè se toccate i risparmi vi veniamo a prendere con i forconi…
Ah dimenticavo la patrimoniale solo sulle persone fisiche mi raccomando così gli amici degli amici (Montezemolo, Caltagirone, Marcegaglia etc etc ) che hanno tutto offshore e nelle società non pagano nulla e ricevono con gli sgravi fiscali.
Chiunque ha 4 lire grazie a questi discorsi le sta portando fuori.
Complimenti!
Altro che polo moderato.
La patrimoniale la volete perchè gli industriali amici non vogliono rinunciare ai sussidi che sarebbero tagliati con la delega fiscale. Altro che diminuzione delle tasse, volete i soldi dei risparmiatori per darli
a Confindustria.
sig.ri marco e luigi, con il massimo rispetto per quanto da voi scritto, ma non mi sembra che si sia detto che la patrimoniale serva a finanziare confindustria…tutt’altro.
Siamo alle solite Casini !! sempre un gran casino !!
Riporto testualmente le sue parole :
“Se la tassazione sulle rendite e sui grandi patrimoni serve a compensare una minor pressione fiscale sui lavoratori, sulle famiglie e sulle aziende, noi siamo d’accordo: può essere una strada opportuna.”
Ma scusi, quel “SE” all’inizio, cosa significa ?
1. “Non so”. Allora le chiedo se lei non sa “se la tassazione sui grandi patrimoni serve a …..” di cosa discetta e sproloquia tutti i giorni ?
2. Se lo sa, la smetta per una volta di prendere i suoi elettori per i fondelli. Saranno pure tutti democratici di professione, ma finiranno per arrabbiarsi con lei, prima o poi.
Quanto a chi le scrive queste righe, non si affanni a fornirmi risposta, la conosco da me. Non cerco suggeritori, di professione non faccio il democratico.
Per quanto mi riguarda il signor Casini si può scordare il mio voto.
Se pensano di tosare i risparmi per non tagliare i loro privilegi allora che voto a fare un moderato di ispirazione liberale?
Ci pensava già Bertinotti al tassa e spendi.
Egregio Marco, lei è sulla via di Damasco. Ora che perà è rimasto folgorato come San Paolo, non si avventuri a votare per qualcun’altro. Dovrebbe aver capito che la stato-crazia e i suoi rappresentanti sono l’arte persino ignobile, di trasferire ricchezza e risparmi di qualcuno nelle tasche di altri cui promettono diritti per averne nuovo consenso. Il dramma è che queste ricchezze e questi risparmi transitano prima dalle tasche dei politici e/o dalle casse dei partiti. Insomma se pensa a Ronin Hood in fondo è semplice capire :
Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri
I politici con l’arte ignobile e invereconda della tassazione, spacciata per strumento di equità sociale e giustizia, le rubano a lei e a tutti, per darla a chi pare loro.
Per finire una questione e una raccomandazione Marco :
Questione – ma lei ha bisogno che Monti o qualcun’altro mettano mano al suo portafoglio per essere un’uomo equo e giusto ?
Raccomandazione – Come San Paolo, non torni sulla strada del vizio e della perdizione, ma riconquisti la libertà perduta che le hanno sottratto, come è successo prima di lei a me, con storielle a scuola, dosi massicce di telegiornali, e promesse colorate arcobaleno.
AMEN.