Siria, si fermi la mano di Assad
Le ultime immagini che da internet giungono dalla capitale della rivolta siriana Homs sono terribili: le forze di Bashar al Assad hanno bersagliato con colpi di mortaio diversi quartieri della città situata nel centro del Paese, roccaforte della rivolta: una carneficina, hanno raccontato attivisti dell’Osservatorio siriano per i Diritti umani. Ci sarebbero anche centinaia di feriti. Sembra dunque necessaria ed urgente una presa di posizione delle Nazioni Unite che dovrebbe arrivare entro 48 ore considerato che c’è già una bozza di risoluzione arabo-occidentale che condanna la repressione compiuta in Siria dal regime di Bashar al Assad in “blu” cioè che si potrà votare in tempi strettissimi. Fondati però si sono dimostrati i timori di Pier Ferdinando Casini che già il 27 gennaio su twitter esprimeva preoccupazione per la reazione russa:
Fino a poche ore fa, infatti il vice ministro degli Esteri russo, Ghennady Gatilov, aveva dichiarato di non poter appoggiare la risoluzione, nonostante le modifiche apportate, perché non presi in sufficiente considerazione i paletti posti dal suo governo. Ma Gatilov aveva comunque evitato di minacciare espressamente un eventuale ricorso russo al diritto di veto, come per contro aveva fatto in precedenza il suo ambasciatore al Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin.
La versione emendata del testo, secondo le ultime notizie, sembra però aver ridotto le preoccupazioni russe. La sempre attenta e informata Claudia Vago, Tigella per gli utenti di Twitter, ci insinua però un dubbio:
Non resta che aspettare la votazione delle Nazione Unite, sperando che la previsione di Claudia Vago non sia esatta.
La Redazione
e’ assurdo sapere che a causa di due veti, di una dittatura comunista e di una semi-dittatura sempre comunista, non si possa intervenire per evitare questo bagno di sangue assurdo!
L’Italia ripudia la guerra, ed è bene ricordarlo sempre, però signori miei certe scene non si possono più accettare e sarebbe il caso di fare qualcosa di concreto, SUBITO!