postato il 7 Marzo 2011 | in "In evidenza, Politica, Spunti di riflessione"

Sono (solo) sondaggi, sono piccole riprove: la strada è giusta

Quello che noi, come Udc prima e come Nuovo Polo ora, andiamo ripetendo da anni – che questa Seconda Repubblica ha fallito, che Centrodestra e Centrosinistra sono ormai superati e che c’è fame di novità – è ormai certificato anche da numerosi sondaggi, che nella nostra Italia sono il termometro più usato per misurare gli umori del popolo elettorale.

A dare inizio alle danze, qualche settimana fa, è stato Nando Pagnoncelli, dell’Istituto Ipsos, che ha mostrato che, se Pier Ferdinando Casini dovesse scegliere di guidare il fantomatico CLN antiberlusconiano, vincerebbe con ampissimo margine su Berlusconi, 45 a 32; se invece – come ad oggi pare – il leader centrista dovesse scegliere di correre da solo, come candidato premier del Polo per l’Italia, attirerebbe a sé il 21% dell’elettorato italiano.

Qualche giorno dopo, è stata la volta di Ilvo Diamanti, che – su La Repubblica – ha pubblicato un’interessantissima “mappa”, da cui è emersa la costante crescita dell’Udc e del Nuovo Polo (passato dal 17% di dicembre al 20 di oggi) e l’aumento graduale della fiducia in Casini, quarto leader nazionale per indice di gradimento, e di Fini, +6,2%.

Su questo scenario è tornato, per la trasmissione televisiva Ballarò, sempre Pagnoncelli, che ha evidenziato il vertiginoso calo del Centrodestra, con i voti moderati in uscita verso il Nuovo Polo; anche in questo caso, interessantissimo il dato di Pier Ferdinando Casini: largamente vincente, infatti, alla guida di una Santa Alleanza contro Berlusconi (48 contro 34); e in caso di una corsa a tre poli, il nostro caro Pier si muoverebbe in una forbice di voti compresa tra il 20 e il 23 %, in crescita costante.

Sabato scorso, infine, la trasmissione In Onda (La 7), ha diffuso un nuovo, interessante sondaggio, concentrato stavolta sul solo Udc. Dall’indagine emerge che il voto potenziale (si tratta quindi di gradimento, che non si traduce per forza in voto elettorale) per il nostro partito è del 14,1%, bacino che noi occupiamo attualmente al cinquanta per cento circa, e che rappresenta una larga fetta della stessa zona elettorale presidiata dal Nuovo Polo – a riprova di quanto sostenuto da Casini. Per quanti, poi, sostengono di guardare con favore al nostro partito e si dichiarano al contempo cattolici, si parla di un 62% di osservanti, di 31% composto da sporadici, e di un 7% costituito da non frequentanti. Nel complesso, i nostri (possibili) elettori, si collocano a Destra – Centrodestra per il 21,2%, al Centro per il 36,3% e a Sinistra – Centrosinistra per il 23,9% (i non collocati sono il 18,6%): questo è un dato da studiare con attenzione, perché dimostra come in questi due-tre anni la stessa base elettorale del partito (che alla vigilia delle politiche del 2008 era per la stramaggioranza di centrodestra) sia cambiata notevolmente, attirando a sé gente e voti, a cui prima non riuscivamo a parlare. Il dato, però, sicuramente più significativo è la distribuzione anagrafica dei voti: il 36,6% è costituito, infatti, da elettori tra i 18 e i 34 anni, il 32,2% tra 35-54 anni, il 31,2% +55 anni. Questo vuol dire che il grosso della nostra base è costituito da giovani o giovanissimi: da gente, cioè, slegata dai vecchi schemi e dalle vecchie logiche politiche e desiderosa di aprirsi a un futuro che tarda, ahinoi, sempre più. Come evidenziato, peraltro, quella dell’Udc è la miglior performance – in quanto a gradimento giovanile – tra i partiti sondati finora: meglio ancora, quindi, dei colossi Pd e Pdl o dei modernisti Idv o Sel (e anche del Fli, a dirla tutta, che pure dell’innovazione ha fatto il suo cavallo di battaglia).

Sono (solo) sondaggi, è vero. E vi confesso che alle stime ho sempre creduto poco: ma i dati che emergono dagli studi sopra riportati, più che un incoraggiamento, sono la prova che quanto abbiamo fatto fin qui, è stato buono e apprezzato dagli elettori. Specie proprio dai più giovani che – non dimentichiamoli mai – devono essere il nostro target primario.

Giuseppe Portonera

3 Commenti
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Patrizia
14 anni fa

Gentile Presidenti Casini,
l’UDC in salita è una realtà e questo sicuramente è anche grazie a Lei, in questi ultimi tempi i suoi interventi televisivi, i suoi programmi sembrano stiano conquistando consensi dai moderati e non, però per favore non adagiamoci sugli allori, la strada è tutta in salita, e bisogna al più presto mandare a casa Berlusconi, altrimenti dell’Italia rimarranno solo cocci, non bisogna assolutamente far passare la legge sulla giustizia, lo so che non dipende dall’UDC, ma è possibile che il Parlamento sia diventato “il mercatino delle occasioni”, ci siete anche Voi tutti seduti, fate qualcosa non rimanete ad osservare, siamo stanchi nel vedere l’Italia che sprofonda nel fango.

prati enzo
prati enzo
14 anni fa

Investire sui giovani è investire sul futuro ma guai a deluderli. Tutti i nostri guai derivano dalla rinuncia a costruire l’Europa politica e la Germania da sola non ce la fa. Abbiamo scelto l’Europa all’Inglese invece di scegliere l’Europa Federale all’Americana e così nascono le piccole patrie.

trackback
14 anni fa

[…] [Ripubblicato sul sito di Casini] […]



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