Tutti i post con tag: Berlusconi

Noi a carte scoperte. L’unica via anti crisi è una grande coalizione

postato il 7 Agosto 2012

Pubblichiamo dal “Corriere della Sera” la lettera di Pier Ferdinando Casini al Direttore, Ferruccio De Bortoli

Caro direttore,

il professor Angelo Panebianco con il suo fondo «Il dilemma dei centristi» e l’onorevole Angelino Alfano nella sua intervista al «Corriere» affrontano da angolature diverse il tema dell’Italia, del suo futuro e del ruolo dei centristi. Mi permetta alcune considerazioni.
Noto una gran voglia da parte di tutti i protagonisti della politica italiana di affrettarsi a tornare al passato, di archiviare il governo Monti e questa stagione come se fosse un incidente della storia, un ingombro da cui liberarsi al più presto per tornare alle meraviglie già viste. A sinistra affiorano nostalgie diffuse per alcuni governi come quello di Prodi che non hanno certo lasciato un gran ricordo negli italiani. A destra la cosa è ancora più visibile: dopo 20 anni si ripropone Berlusconi rimuovendo qualsiasi autocritica sul fallimento della cosiddetta rivoluzione liberale troppe volte annunciata e avanzando le solite promesse di abbassamento della pressione fiscale, abolizione dell’Imu e via cantando come se chi le propone in questi 20 anni fosse stato sulla luna.
A Bersani va dato atto di aver capito che è necessario introdurre qualche elemento di novità e non a caso parla di patto tra progressisti e moderati; nel Pdl nulla che non sta il ritorno a un passato già sperimentato e le stesse problematiche dell’Italia di oggi servono ad accreditare l’idea che Berlusconi sia stato solo vittima di una congiuntura europea sfavorevole.

[Continua a leggere]

13 Commenti

Blandire e punire, la strategia (perdente) del Pdl

postato il 6 Agosto 2012

di Adriano Frinchi

Il rapporto tra Pdl e Udc non è mai stato facile, soprattutto perché la nascita del primo ha segnato il definitivo allontanamento dell’Udc dal centrodestra berlusconiano: il discorso del predellino rappresentava un percorso politico totalmente contrario alla tradizione politica dei democratici cristiani, e il rapporto veniva reso sempre più ostico dalla volontà manifesta di voler inglobare l’Udc nel Pdl. Il no a Berlusconi e in generale al sistema bipartitico che il Cavaliere voleva instaurare con la sponda di Veltroni hanno fatto guadagnare a Pier Ferdinando Casini il ruolo di “nemico pubblico numero uno” per il Pdl.

Berlusconi contro l’insubordinazione di Casini schierò tutta la sua potenza di fuoco, che nel 2008 non era indifferente: una campagna di denigrazione e una massiccia campagna acquisti avevano l’obiettivo dichiarato di cancellare i centristi dal Parlamento in nome del voto utile. Nonostante l’offensiva berlusconiana l’Udc riuscì a superare lo sbarramento del 5% e portò  in Parlamento i suoi rappresentati.

La sopravvivenza politica dell’Udc e il suo essere determinante in alcuni passaggi politici fondamentali come le dimissioni di Berlusconi  hanno determinato un cambiamento di strategia nel Pdl, o almeno tra i fedelissimi del Cavaliere. Già perché nel Pdl una parte consistente, fatta di persone serie come Frattini e Pisanu, non ha nessuna intenzione di assumere il ruolo dell’amante respinta così ben interpretato dai fondamentalisti berlusconiani.

L’amante respinta è colei che alterna schizofrenicamente parole d’amore e minacce, e questa è l’icona perfetta del rapporto tra Pdl e Udc, con il primo nei panni dell’amante respinta. Il partito del Cavaliere, terrorizzato dai sondaggi, piuttosto che pensare a riformulare la propria proposta politica, passa il tempo a consumarsi nell’amore-odio per l’Udc. Così un giorno sui giornali ci sono le dichiarazioni d’amore di Maria Stella Gelmini mentre un’altro giorno si assiste ad una vera e propria spedizione punitiva, con tanto di complicità in Rai e in certa stampa, contro l’Udc. Accade poi che si esageri con l’olio di ricino e che Maurizio Lupi arrivi a chiedere l’espulsione dell’Udc dal Ppe.

Blandire e punire, questo è lo strabismo che vive il Pdl nei confronti dell’Udc. Una strategia perdente che oltre a far scadere il livello del dibattito politico paralizza la riorganizzazione del campo dei moderati. Ma forse non siamo davanti ad una strategia sbagliata, siamo solamente davanti al tentativo di riproporre uno schema fallimentare che veda ancora Berlusconi dominus dell’area moderata. Si accorgeranno tristemente che ancora una volta aveva ragione l’Udc.

 

2 Commenti

I tecnici sono un’opportunità da non perdere

postato il 3 Agosto 2012

“Riceviamo e pubblichiamo” di Patrizia

I tecnici di questo governo devono avere un futuro. Gli italiani tutti ne hanno le tasche piene della politica, i tecnici sono un opportunità, non se li faccia scappare.Quello che credo sia fondamentale è restare il più lontano possibile da berlusconi e dal Pdl nelle prossime chiamate alle urne, i governi del pdl sono stati governi ad esclusivo interesse personale, ora voltiamo pagina. Buon lavoro Presidente

Commenti disabilitati su I tecnici sono un’opportunità da non perdere

Perché non saremo mai sudditi di destra e di sinistra

postato il 21 Luglio 2012

Chi come Alemanno dice che guardiamo un giorno a destra e un giorno a sinistra, non ha capito nulla.
Noi abbiamo la nostra storia e non vogliamo essere vassalli né di destra né di sinistra.
Sui temi eticamente sensibili non diamo e non accettiamo ultimatum; sulle scelte economico e finanziare vogliamo combattere gli sprechi, tagliare la spesa pubblica per abbassare la pressione fiscale e rilanciare lo sviluppo; in politica estera vogliamo creare gli stati uniti d’Europa.
La nostra è l’area della responsabilità contro il populismo. Il populismo è una malattia che sia sotto il profilo sociale che istituzionale si trova ovunque.
La nostra è l’area della responsabilità e per noi le alleanze non potranno più essere costituite sulla sudditanza degli uni agli altri. Noi organizziamo questo campo, auguri agli altri.

Pier Ferdinando

7 Commenti

Pier Ferdinando Casini ospite di Radio Anch’io

postato il 18 Luglio 2012

Ospite di ‘Radio Anch’io’ Pier Ferdinando Casini risponde a giornalisti e ascoltatori sui principali temi dell’attualità  politica:  dal sostegno a Monti alle strategie per affrontare un possibile attacco dei mercati, dallo scontro Quirinale-Magistrati alle alleanze in vista della scadenza elettorale di inizio 2013.

Riascolta la puntata

 

 

Commenti disabilitati su Pier Ferdinando Casini ospite di Radio Anch’io

Casini offre un patto a Bersani, «Ma il Pd scelga l’anima riformista»

postato il 16 Luglio 2012

L’intervista pubblicata su ‘QN’
di P.F. De Robertis
ROMA – Casini è il convitato di pietra in qualsiasi discorso che si imbastisce in Transatlantico. Parli con uno del Pd e il discorso finisce sempre lì: «Sì, va bene, ma Casini?». Con quelli del Pdl idem. Il tempo stringe e alla fine una decisione andrà presa. Ma la ri-ri-discesa in campo del Cavaliere e le risse nel Pd confondono di continuo le acque.

Presidente Casini, un’assemblea Pd molto agitata. Influirà sulle vostre scelte?
«Non mi pare una grande novità. Nel Pd sono presenti due anime. Lo si vede sul tema delle coppie omosessuali ma anche quando si parla del sostegno al governo Monti le voci sono diverse».

Inutile chiederle per chi tifa…
«Se prevarrà un Pd riformista ed europeo la sinistra potrà essere utile all’Italia. Se rimarranno aggrappati al radicalismo e al neo populismo di sinistra, perderanno un’occasione storica. Bersani si sta sforzando di tenere insieme il partito. Ma molto resta ancora da fare».

Matrimoni gay e sostegno all’agenda Monti. Su quali di questi due argomenti l’intesa con il Pd è più difficile?
«E’ giusto riconoscere diritti alle coppie conviventi ma per noi è impossibile parlare di matrimoni gay. Su questo non sono previsti cambi di rotta né oggi né domani. Comunque sui temi eticamente sensibili non si creeranno alleanze politiche: i parlamentari devono essere liberi di esprimersi secondo coscienza». [Continua a leggere]

31 Commenti


Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram