postato il 27 Dicembre 2011
“Riceviamo e pubblichiamo” di Edoardo Marangoni
“Governo tecnico”, periodo di “democrazia sospesa”: sono queste 2 locuzioni che paiono essere ultimamente molto gradite a giornalisti, studiosi, ascoltatori di tg e lettori di giornali.
Sembrano queste le 2 “formule magiche” con cui rapidamente e, dico io, semplicisticamente definire in un lampo e precisamente come e dove collocare il Governo Monti.
Che si tratti di un unicum quanto alla nostra esperienza costituzionale è cosa non certo sicura. Altri sono stati, chiamiamoli così, gli “esperimenti presidenziali” tentati e andati a buon fine, basti ricordare Spadolini, Ciampi e Dini.
Ma ciò che più mi preme di esprimere non è tanto cosa sia il Governo Monti –questo credo spetti ad autorevole Dottrina-, quanto manifestare un pizzico di fastidio per chi usa espressioni che con il Diritto Costituzionale e la nostra Costituzione sono in contraddizione.
Se è vero come è vero, che un Governo per essere tale deve avere la fiducia del Parlamento (Art.94 Cotituzione), che è espressione diretta della volontà popolare(artt.56 e 57Costituzione), allora, visti proprio i numeri straordinari della Fiducia ottenuta il 17 e il 18 novembre scorso, mi sento di poter dire con serenità e fermezza ad un tempo che il Governo Monti è un Governo “Politico” (se mai quest’espressione vuol dire qualcosa, costituzionalmente parlando).
Va concesso a chi sostiene la tesi del “governo tecnico” che tutti i Ministri, Presidente del Consiglio incluso, siano uomini esperti e competenti in una certa materia, senza previa esperienza politico-partitica parlamentare. (Il caso del Ministro Giarda mi pare marginale e per così dire “border-line”).
Non mi pare però nemmeno che siano uomini che han vissuto fino a metà novembre rinchiusi nelle loro “torri d’avorio”, ma ben radicati nel tessuto sociale, economico e politico in senso lato del nostro Paese.
Ma credo che, tutto sommato, anche qui la disputa, benché per me appassionante, lasci un poco il tempo che trova.
Il vero punto, il nodo centrale, a mio avviso, è l’uso dispregiativo (come altro valutarlo?!) dell’espressione “democrazia sospesa”.
Se ne parla come se vi fosse stata un’imposizione dall’alto, extra-ordinem, fuori e contro le garanzie costituzionali, quasi perfino di tipo sovversivo, non solo della democrazia, ma proprio del nostro Stato.
Vorrei tranquillizzare tutti gli animi inquieti: non è così.
E’ nelle piene facoltà del Presidente della Repubblica nominare Primo Ministro “qualsiasi” persona goda della sua fiducia…e del Parlamento! Questo punto è importante, e già ne abbiamo accennato.
E’ certo vero che Monti (e la sua compagine ministeriale) non hanno ricevuto alcun mandato elettorale. Ma a quello scopo esiste il Parlamento. E’ il Parlamento il responsabile presso i cittadini, presso gli elettori delle sorti della Legislatura. Il Popolo elegge il Parlamento, non il Governo.
Ma provo ora ad elevarmi un poco, a “viaggiare” tra i ricordi di tutti noi attraverso i secoli, tentando di rimembrare quel che diceva con intuito geniale Montesquieu.
Ricordiamo tutti la formula dei “3 poteri”: Legislativo, Esecutivo, Giudiziario. Ben separati, al punto da permettere all’uno di vigilare sugli altri vicendevolmente.
Fermiamoci un attimo e proviamo a scordarci di quel che tv e giornali ripetono insistentemente.
Abbiamo noi in Italia una Magistratura indipendente dagli altri 2 poteri? Sì. Taluni poi dicono anche troppo, quindi ad adiuvandum in questo caso.
L’attuale Parlamento è stato eletto direttamente e liberamente dal popolo sovrano? Sì, nel 2008.
E il Governo, l’Esecutivo, non è forse avulso da ogni logica giudiziaria e politica-partitica-parlamentare? Sì, certamente, tutti lo dicono ed anzi evidenziano. Ha forse questo Governo dei legami più o meno diretti con la Magistratura e/o il Parlamento? No, per bacco! Il Governo Monti non è espressione né della Magistratura né tantomeno ha in sé esponenti Parlamentari!…
Oh, perdindirindina! Vorremo mica dire che con il Governo Monti vediamo oggi realizzata compiutamente in Italia la dottrina dei 3 poteri di Montesquieu?! Direi proprio di sì!
Ecco perché, di fronte all’espressione “democrazia sospesa” io proprio non resisto dall’alzarmi in piedi e dire la mia.
Potrà non piacere questa realizzazione, potrà non essere apprezzata la compagine governativa, si potrà dubitare sull’efficacia del suo lavoro, ma di certo non si può affermare –se un minimo periti ed onesti intellettualmente- che oggi la situazione politica determini una “sospensione della democrazia”.
Al contrario, oggi abbiamo nel nostro Paese quello che per Montesquieu era un sogno, un’utopia verso cui tendere idealmente.
Ma di questo non ringraziamo questo o quell’altro o noi stessi, ringraziamo il solo vero ingegnere costituzionale, anagraficamente vecchio ma ancora il più frizzante d’ingegno, artefice del miracolo politico: il Presidente della Repubblica.
Credo che noi Giovani, nonostante la confusione politica, costituzionale, sociale ed economica in cui siamo immersi, pieni di speranze ed entusiasmo e altrettanto stufi di questa classe politica incapace di risultati efficace e produttivi nel lungo periodo, dobbiamo sempre ricordarci che per essere dei buoni allievi dobbiamo saper sceglierci dei buoni maestri.