Una proposta alternativa sui titoli di Stato (ma rinunciate alla fiducia)
Sui titoli di Stato serve dimostrare responsabilità: non siamo il Partito del No
L’intervento di Pier Ferdinando Casini pubblicato su ‘Liberal’
La tassa sui depositi sui titoli è una vera e propria imposta patrimoniale regressiva che colpisce e penalizza in particolare i piccoli risparmiatori. Noi non siamo il partito del No, ci rendiamo conto della situazione economica e facciamo dunque una proposta alternativa: se proprio bisogna introdurla, lo si faccia in misura proporzionale al valore dei titoli del portafoglio escludendo dal calcolo i Bot e i Cct e introducendo una soglia di esenzione per i piccoli risparmiatori. Siamo anche preoccupati per quei due milioni di risparmiatori italiani che hanno investito piccoli importi in azioni delle grandi aziende pubbliche iniziando da Eni ed Enel e che al momento della vendita realizzeranno la perdita.
Non è comunque con queste azioni che si rilancia lo sviluppo e temiamo che non si tengano neanche i conti in ordine, infatti la previsione di incasso di otto miliardi da questa imposta, ci sembra molto sovrastimata in quanto è evidente che a questo punto i risparmiatori cercheranno strumenti di investimento alternativi. Speriamo che in Parlamento sulla manovra finanziaria possa davvero realizzarsi quel confronto aperto e positivo auspicato anche ieri dal Presidente della Repubblica, è necessario introdurre elementi di crescita e sviluppo e non si può farlo se non raggiungendo elementi di forte condivisione fra le forze politiche. Questa è una manovra che incide pesantemente sui destini del paese e sarebbe poco responsabile blindarla a colpi di fiducia.
Caro Presidente Casini, premesso che per fronteggiare la crisi non si può colpire sempre e comunque chi lavora e chi risparmia (il motore dell’Italia), cosa ne pensa se, per governare il debito pubblico, si abolissero le Regioni e tutto il corollario di sprechi ed inefficenze?
La saluto cordialmente. Salvatore Valentino – Bisceglie (BT)
Beh, le Regioni mi pare un pò eccessivo, ma qualche provincia…
Ci ha provato l’Idv coadiuvato dall’Udc (è storia di ieri l’altro) ma sia a destra che a sinistra dichiarano di volerle abolire e poi a larghissima maggioranza… ha votato contro. Tra il dire il fare c’è di mezzo il mare.
Onorevole Casini quella sui BOT è una ladrata, ma a parte il problema specifico, è la situazione complessiva che è allo SBANDO. L’unica è un governo di transizione. Transizione. Transizione. Transizione. Transizione. Transizione. Loop.